Azienda Consortile Acavn, Archimede presidente del Cda. Pistone presidente dell’assemblea dei sindaci
Rinnovata la composizione del CDA del Consorzio Acquedotti Vena e Niceto che fornisce acqua ai Comuni tirrenici di Valdina, Torregrotta, Venetico, Spadafora e Rometta. Presidente l’avvocato Santino Archimede, e componenti Andrea Aurelio Visalli e l’avvocato Silvia Munaò. Il primo cittadino di Spadafora Lillo Pistone è stato eletto all’unanimità Presidente della Commissione dei Sindaci Ecco il post integrale di commento di Archimede su Facebook:”Ho il piacere di condividere con i miei amici la mia nomina come presidente del Cda Acavn. Come neo presidente dell’Azienda Consortile Acavn, desidero formulare il mio in bocca al lupo al presidente dell’assemblea dei Sindaci, Letterio Pistone ed esprimere il mio ringraziamento al Sindaco di Torregrotta, dott. Caselli e all’intera Assemblea dei Sindaci, i quali hanno riposto la loro fiducia sulla mia persona e sugli altri membri del CDA. Desidero ringraziare per il loro operato, anche i membri del precedente Cda, il presidente Ing. Farsaci ed i consiglieri Avv. Pasquita Patti e Mauro Giacobello, oltre che il Presidente uscente dell’Assemblea dei Sindaci, Avv. Nicola Merlino-già Sindaco di Rometta. Sono consapevole delle gravi difficoltà -economiche e strutturali- con le quali dovrò confrontarmi per questo mi auguro che, come dichiarato dai Sindaci in sede di nuove nomine, si possa costruire un positivo clima di collaborazione tra i diversi organi aziendali orientato al sostegno e alla ripartenza dell’Azienda Consortile. L’impegno mio e di questo Cda sarà quello di rispettare tutti i cittadini a cui l’Azienda rende dei servizi, con l’obiettivo primario di rendere stabile e funzionante la struttura operativa e cercando poi di ridare un nuovo slancio per la costruzione delle progettualità già programmate e per la programmazione di quelle innovative. In questo si dovrà ovviamente tenere conto del nuovo contesto normativo regionale che regola la materia dello sfruttamento idrico. Nel rispetto dei propri ruoli, il Cda e l’Assemblea dei Sindaci dovranno tenere conto del contesto emergenziale (anche ambientale) cui far fronte per garantire un rinnovato slancio all’accesso all’acqua pubblica, quale elemento centrale del tessuto sociale, economico e politico di ogni paese”.