Accordo Microsoft Activision, via libera dall’Europa

(Adnkronos) – Nella giornata di ieri la Commissione Europea ha annunciato di aver approvato l'acquisizione di Activision Blizzard con una serie di impegni da parte di Microsoft. Microsoft è finita sotto l'occhio della commissione antitrust europea a proposito dell’acquisto di Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari, annunciato l’anno scorso e ancora da ultimare. L’organo che vigila sulla concorrenza leale in Europa aveva fino all’11 aprile per decidere se la fusione del reparto videogiochi di Microsoft con il publisher di Call of Duty e World of Warcraft fosse contrario alle leggi dell’Unione, e ha redatto un documento con tutte le problematiche relative all’acquisizione miliardaria. "La Commissione europea ha richiesto a Microsoft di concedere automaticamente la licenza dei titoli più popolari Activision Blizzard ai servizi di cloud gaming concorrenti. Questo provvedimento sarà applicato a livello globale e consentirà a milioni di utenti in tutto il mondo di giocare a questi titoli su qualsiasi dispositivo di loro scelta", ha dichiarato Brad Smith, Vice Chair e presidente di Microsoft. La scorsa settimana il Regno Unito ha bloccato la compravendita per questioni relative al monopolio e alla libera concorrenza, ma Smith ha detto ai microfoni della BBC che la scelta è pessima per l'UK, e che questo è il peggior giorno in quattro decadi di storia di Microsoft in Inghilterra. Se l'accordo andasse a termine Microsoft si ritroverebbe in un colpo solo unica detentrice di marchi come Call of Duty, Candy Crush e World of Warcraft, con una potenziale esclusione di tutte le altre piattaforme da gioco che non siano Xbox e PC (sebbene Activision abbia detto più volte di voler continuare a pubblicare almeno Call of Duty su tutte le console). L'esclusione del Regno Unito significa che l'accordo tra Microsoft e Activision non potrà essere globale. "Il messaggio è chiaro: l'Unione Europea è molto più attraente per iniziare un business rispetto all'UK. Chi ci rimetterà davvero è il Regno Unito", ha detto il presidente di Microsoft.
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